Quando Benedetto croce incontra l'opera di Basile non ha esitazione a definirla : il più antico, il più ricco ed il più artistico fra tutti i libri di fiabe popolari, spingendosi ad affermare che il Pentamerone sia il più bel libro italiano barocco. [...]
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Ed esse stesse, le due vecchie protagoniste della fiaba, sono due esseri notturni, perchè tanto brutte da farsi vedere poco, e solo al calar del sole, e soltanto quando la luna tende a smorzare il suo splendore. La stessa luna è anche complice di innamoramenti e non si sottrae al ruolo di eterna ruffiana. E quando, per sottolineare momenti importanti, alla prosa si alternano il ballo ed il canto, la favola divenuta prosa si trasforma in commedia musicale.
Chi ama trovare alla fine della storia la consueta morale non è deluso, perché oltre al verso del Sannazzaro dettato dal Basile alla fine della favola (L'invidia, figliuol mio, se stessa macera), può individuarne una più attuale : Vivi la vita sempre con coraggio, senza paura."
Pino Brancaccio
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